Prima di fare il piano editoriale
Il tuo problema probabilmente è il mancato fatturato, come tante altre imprese. Ma se analizziamo meglio e sei un'impresa attiva vuol dire che lavori, che fatturi, che il tuo mestiere lo sai fare, eppure manca qualcosa.
Manca la visibilità delle tue attività, tutti sanno di cosa ti occupi ma nessuno lo sa veramente al 100%
Ogni tanto fai pubblicità e poi ti lamenti perché sei convinto di aver buttato via i tuoi soldi, ed è cosi!
Prima di fare il piano editoriale si parte dall'esigenza
Spesso mi capita di incontrare imprenditori che vorrebbero fare qualcosa: sponsorizzare la loro impresa, ma sono attratti sempre da queste promo last minute che arrivano per email, sms, broker alla porta di società fantasma che vogliono solo spillare soldi senza il minimo interesse per l'impresa.Io invece cerco di sempre di capire l'esigenza alla base di questo mal di pancia dell'imprenditore e quando afferma frasi tipo "voglio solo aumentare il fatturato" sono queste le domande che mi vengono in mente:
- Perché non ci riesci da solo?
- Cosa credi ti possa servire?
- Cosa hai fatto fino ad oggi per migliorare?
- Sai cos'è un piano editoriale?
- Quanto tempo potrai dedicare al piano editoriale?
- Riuscirai a seguire anche il marketing e la pubblicità?
- Vuoi fare tutto in autonomia o farti seguire da un professionista?
- Quanto budget vuoi dedicare?
Tutte queste domande e tante altre servono a far capire al cliente che "voglio solo aumentare il fatturato" è ovviamente l'esigenza di molti ma servono le idee chiare e una seria autoanalisi prima di fare un'affermazione simile.
Scremando le varie risposte si può arrivare al nocciolo del problema, il perché l'imprenditore crede di aver bisogno di aiuto.
Vuole aumentare il fatturato, ma il problema si dimostra essere in produzione, troppo lenta, oppure le spedizioni creano danni all'immagine e reputazione, ci sono dei contrasti interni tra reparti, i fornitori non concedono agevolazioni, mancano le competenze al personale interno per seguire un piano editoriale.
Questi sono solo alcuni dei problemi che ho riscontrato come consulente nel corso della mia carriera, il voler aumentare il fatturato da parte del cliente sembra la soluzione a tutti i mali, invece i problemi spesso sono altrove. Identificandoli e affrontandoli si riesce a creare la condizione per sviluppare un lavoro importante per il futuro.
Prima di fare il piano editoriale si parte dalla strategia
La fase successiva all'analisi dell'esigenza è partire da una strategia. Come consulente cerco di capire l'esigenza alla base del cliente che vuole un piano editoriale, senza una strategia è come guidare al buio con i fari spenti, il disastro è dietro l'angolo.Ricordiamoci che voler aumentare il fatturato, è un obiettivo, non è una strategia. La strategia sono le azioni che vengono compiute per arrivare all'obiettivo.
La pubblicità è sicuramente un'azione per arrivare all'obiettivo, ma se non sai cosa dire e come dirlo, se non c'è il marketing dietro, sicuramente stai perdendo un sacco di tempo e di soldi.
Quando si parla di marketing le cose si fanno interessanti, perché il concetto racchiude in sé una serie di idee DA mettere in campo, da non confonderle CON il metterle in campo (quello è compito della pubblicità).
La strategia è il primo tassello della costruzione.
La strategia non è uguale per tutte le imprese proprio perché alla base dell'analisi emerge l'esigenza reale dell'impresa ed è qui che la consulenza di un professionista fa la differenza.
Supponiamo che durante le varie analisi preliminari emerge il problema della poca visibilità, da qui tutti gli altri problemi cadono in cascata, produzione lenta, poca formazione al personale interno, accordi troppo deboli con i fornitori, la società fattura ma non basta a farle fare quel balzo in avanti.
La strategia diventa: aumentare la visibilità
Prima di fare il piano editoriale si parte dalle idee
Qui in tutta umiltà il mio compito si blocca, perché non posso dirti come fare il tuo lavoro, posso sicuramente aiutarti a comunicarlo al meglio, quindi nel momento in cui bisogna partorire delle idee devi dirmi cosa fai e come lo fai.Tutte le imprese creano qualcosa, producono o lavorano qualcosa, anche nel settore servizi, quindi perché non reperire materiale fotografico, audio, video e testi? In questa fase come imprenditore se ti dimostri pigro ti avviso che farai colare a picco la tua impresa.
Una volta che tutte le idee sono state messe sul tavolo, vanno sistemate e catalogate, associando ad ogni idea l'obiettivo che deve raggiungere: questa foto deve rappresentare la fatica di produzione, oppure il benessere nel suo utilizzo e cosi via.
Prima di fare il piano editoriale si parte dalla pianificazione
Stabilita l'esigenza, la strategia e le idee è il momento per passare alla pianificazione. Ti sarai reso conto che di pratico non è stato fatto nemmeno una cosa, all'apparenza però, perché il lavoro svolto fin qui, invisibile per i tuoi clienti, è frutto di una seria analisi della tua impresa e del tuo futuro.Come si pianifica un piano editoriale? Sembra una sola azione ma in realtà sono due.
Prima di pianificare bisogna crearlo il piano editoriale, il piano editoriale possiamo brutalmente riassumerlo nel "calendario del quando fare una determinata cosa"
Prendi un banalissimo foglio di calcolo excel che contenga 7 giorni della settimana, diviso per orario. Scegli una fascia oraria in cui vorrai fare una determinata azione: pubblicare la foto del cantiere. Continua cosi per gli altri giorni.
Al principio è raro che si trovi tanto materiale da coprire una settimana intera, ma col passare del tempo si troveranno nuovi spunti per fare qualcosa ogni giorno.
Quando avrai finito la pianificazione editoriale degli argomenti, potrai dedicarti al calendario vero e proprio, perché il mercoledi, da piano editoriale devi parlare di edilizia, ma il mercoledi 15 parlerai di quel palazzo, il mercoledi 22 (una settimana dopo) parlerai di quel ponte e cosi via.
Conclusione su come si fa il piano editoriale
Questo articolo ovviamente non racchiude alcun segreto mistico ne azioni illegali da portar a termine per creare un piano editoriale. Quello che serve è avere davanti un imprenditore serio che capisca l'importanza di voler migliorare la sua impresa e affidarsi a professionisti seri e competenti.L'autoanalisi e le domande chiave sono molto importanti, le risposte sono sempre state dentro l'impresa ma sono state sempre sottovalutate, in questo modo capire cosa migliorare e dove intervenire diventa veramente più chiaro.
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Ricorda che non posso dirti come fare il tuo lavoro ma posso aiutarti a comunicarlo meglio