Direttiva 95/46/CE vs Decreto legislativo 196/2003 la strana coppia
Con l'entrata in vigore del nuovo regolamento GDPR del 25 Maggio 2018 è stata abrogata la Direttiva 95/46/CE che potremmo tranquillamente chiamare il GDPR versione 1.0 del 24 Ottobre 1995 e il Decreto legislativo Dlgs 196/2003, ma perché?
A differenza del Regolamento Europeo, tutte le direttive europee vanno recepite dagli stati membri che a loro volta devono integrarle localmente con disposizioni nazionali, da qui nasce con tanto sforzo, lavoro ed esperienza in Italia il Decreto legislativo 196 del 30 Giugno 2003.
La Direttiva che stabilisce un obiettivo, per essere applicata ha bisogno di una disposizione nazionale. Il Regolamento invece viene applicato in tutti i suoi elementi.
Di conseguenza con l'entrata in vigore del nuovo GDPR non era affatto correlata l'abrogazione del Dlgs 196/2003 insieme alla Direttiva 95/46/CE, che poteva e doveva (considerando la delega per l'attuazione delle disposizioni del Regolamento di cui alla legge n. 205/2017 del Governo Gentiloni) subire le opportune modifiche per non essere in contrasto con il Nuovo Regolamento, visto che quest'ultimo deve essere applicato in tutti i suoi elementi.
Se il Regolamento va applicato alla lettera, vuol dire che il Dlgs 196/2003 non può contrastarne l'applicazione ne alleggerirne (es. le sanzioni) le condizioni, ecco perché andava modificato il Dlgs 196/2003. Se il Regolamento GDPR è vago su un concetto (es. larga scala) che il Dlgs 196/2003 invece entra nel dettaglio, allora vige il Dlgs 196/2003. Se invece si vuole (es. fare una lettera di nomina "incaricato del trattamento") che il Regolamento GDPR non contempla perché è una figura che non può esistere per il concetto di Accountability, il Dlgs 196/2003 va in contrasto e quindi va modificato.
Ma con il comunicato stampa n.75 del Governo Gentiloni del 21 Marzo 2018 si legge esplicitamente "A far data dal 25 maggio 2018, data in cui le disposizioni di diritto europeo acquisteranno efficacia, il vigente Codice in materia di protezione dei dai personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, sarà abrogato e la nuova disciplina in materia sarà rappresentata principalmente dalle disposizioni del suddetto Regolamento immediatamente applicabili e da quelle recate dallo schema di decreto"
Quindi con l'entrata in vigore del Nuovo Regolamento GDPR 2016/679 del 25 Maggio 2018, la Direttiva 95/46/CE e il Decreto legislativo 196/2003 sono stati abrogati, uno dall'Europa e l'altro dall'Italia.
L'Italia al tempo stesso ha predisposto uno schema per il nuovo decreto, prendendo come concetto "se ricomincio da capo invece che modificare quello esistente faccio prima" Infatti il Garante per la protezione dei dati personali con Provvedimento 121 del 22 Febbraio 2018 notifica che il lavoro è tanto, e che si prende 6 mesi di tempo per l'attuazione del nuovo decreto in fasi di lavorazione.
Questo non vuol dire che il GDPR non è valido fino ad Agosto o Settembre, vuol dire solo che l'Italia ancora non è entrata nel dettaglio del regolamento e quindi non entra ancora nello specifico dei singoli articoli. Ma le sanzioni, le segnalazioni, e tutte le fasi dell'adeguamento sono attive dal 25 Maggio 2018.
Fonti:
Comunicato stampa n.75 del 21 Marzo 2018 del Consiglio dei Ministri
Provvedimento n. 121 del 22 Febbraio 2018 del Garante per la protezione dei dati
Schema di Decreto Legislativo recante disposizione per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento UE 2016/679
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