Sito web penalizzato senza il protocollo https
Accederesti al tuo home banking sapendo che la banca non protegge la tua connessione, perché non considera così importante la sicurezza dei tuoi dati e di conseguenza non fa un investimento per offrirti un servizio migliore?
L'ultimo episodio in proposito è il caso scoppiato a Singapore agli inizi di Luglio 2018, dove si è riscontrato un furto per 1,5 milioni di dati relativi ai profili sanitari dei cittadini
Un attacco hacker che colpisce circa 3 anni di archivi, informazioni personali e sanitarie come quelle riguardanti i farmaci prescritti ai pazienti e ha preso di mira anche il primo ministro. I portavoce hanno rassicurato che le cartelle cliniche non sono state violate, una magra rassicurazione vista la portata dell'attacco.
Il fatto di per sé è molto grave e denota quanto sia ingenua ma diffusa la speranza che non accadrà mai nulla. La maggior parte dei clienti, dal piccolo professionista al manager di un'impresa, chiude gli occhi convinta che basti ad evitare il disastro.
GDPR e siti con protocollo SSL
Il regolamento GDPR in vigore dal 25 Maggio 2018 non spiega esplicitamente come realizzare tecnicamente un sito web sicuro, ma invita i titolari e i responsabili del trattamento ad adoperare misure di sicurezza per garantire un basso rischio nell'esporre l'utente ad una violazione nei propri dati.A questo proposito, la navigazione con protocollo SSL è l'unica soluzione che permette all'utente di effettuare transazioni online e di usare servizi che richiedono login in totale sicurezza.
Se abbiamo un sito web, eseguire queste migliorie tecniche può solo accrescere la nostra brand reputation, oltre ad essere utile ai nostri utenti. Si tratta sicuramente di un nuovo investimento, da vedere nell'ottica di crescita.
Dal calendario degli aggiornamenti pianificati per Google Chrome si nota che è stata rilasciata la versione 68 del 24 Luglio 2018, identifica come non sicuri tutti i siti web con protocollo http, non solo quelli in cui all'utente viene richiesto di inserire i dati per un pagamento o un login. Tale aggiornamento è stato eseguito dagli altri browser come Firefox di Mozilla con la versione 61.
È l'inizio di una nuova era, dove i browser più comuni per la navigazione tutelano gli utenti e costringono ad un salto di qualità per tutti i siti internet che offrono servizi finali ai propri clienti.
Può sembrare una banalità, ma molti siti internet, anche di importanti testate giornalistiche, ad oggi non si sono adeguati, e questo ritardo tecnologico penalizza il settore informatico che ancora una volta viene sottovalutato da chi ne fa un Business.
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