Direttiva 95/46/CE vs Decreto legislativo 196/2003
In previsione dell'entrata in vigore del nuovo Regolamento Europeo 2016/679 per il trattamento dei dati, si leggono ovunque informazioni contrastanti che generano il panico nelle imprese, soprattutto quelle piccole e medie che, pur volendo adeguarsi sostenendo nuovi costi, non sanno cosa cambierà realmente.
La Direttiva 95/46/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio emanata il 24 Ottobre 1995 si riferisce alla tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla loro libera circolazione, e possiamo definirla come la prima versione del GDPR. Tutte le direttive europee vengono recepite dagli stati membri, che a loro volta le integrano localmente con delle disposizioni nazionali.
Anche l'Italia, vista la rapidità dell'evoluzione tecnologica e la globalizzazione che hanno portato nuove sfide sulla protezione dei dati personali, ha voluto così emanare il 30 Giugno 2003 un decreto legislativo (d.lgs 196/2003) per regolamentare questo delicato argomento a livello nazionale. Tale decreto raccoglie in un testo unico la maggior parte delle disposizioni della Direttiva 95/46/CE, integrandola con le norme per la privacy contenute nella Direttiva Comunità Europea del 12 luglio 2002, n. 58 (dir. 58/2002/CE).
Il nuovo regolamento europeo GDPR 2016/679 (General Data Protection Regulation) in vigore dal 25 maggio 2018 sostituirà, abrogandola completamente, la Direttiva Europea 95/46/CE che non sarà più di riferimento.
Ma anche il D.lgs 196/2003 sarà abrogato con il GDPR?
Molti consulenti stanno creando confusione, volutamente o meno, affermando che il D.lgs 196/2003 verrà abrogato con l'entrata in vigore del GDPR, ma questo è assolutamente falso.
Nel Considerando 10 del nuovo Regolamento Europeo 2016/679 GDPR si legge infatti
Mentre la Direttiva 95/46/CE viene abrogata in quanto sostituita dal GDPR, il Considerando 10 permette al decreto legislativo 196/2003 di rimanere attivo e di non essere abrogato direttamente poiché, essendo una disposizione interna dello stato membro, resta valido e mantiene la sua forza anche se subordinata al nuovo Regolamento. Questo significa che dove ci sarà compatibilità tra D.lgs 196/2003 e Regolamento 2016/679 sarà il decreto italiano a dettare legge perché affronta l'argomento del trattamento in modo più dettagliato rispetto al Regolamento; nel caso invece in cui ci sia contrasto sarà invece il regolamento GDPR a fare da riferimento.
Aggiornamento dopo il Comunicato Stampa n.75 del Governo Gentiloni del 21 Marzo 2018